Un incontro casuale Il treno


Il treno partì puntuale dalla stazione di Roma Termini. Era un giorno di fine gennaio, e il cielo era grigio e minaccioso. All’interno della carrozza, le persone erano sedute silenziose, intente a leggere o a guardare fuori dal finestrino.

Tra loro, c’erano due donne, una seduta di fronte all’altra. La prima, di nome Anna, aveva circa 45 anni, capelli neri e occhi marroni. Era una donna elegante e raffinata, vestita con un tailleur blu. La seconda, di nome Maria, aveva circa 40 anni, capelli biondi e occhi verdi. Era una donna bella e carismatica, vestita con un jeans e una camicia bianca.

Anna era una manager di successo, in viaggio per un importante incontro di lavoro. Maria era una giornalista, in viaggio per un reportage.

Le due donne si scambiarono un breve sguardo, ma poi si concentrarono sulle loro rispettive attività. Anna iniziò a leggere un rapporto, mentre Maria iniziò a scrivere una nota.

Dopo un po’, il treno entrò in un tunnel. Il buio avvolse la carrozza, e le due donne si ritrovarono a guardare l’una l’altra.

I loro occhi si incrociarono, e Anna sentì un brivido lungo la schiena. Maria sorrise, e Anna rispose al sorriso.

Il treno uscì dal tunnel, e la luce del sole tornò a illuminare la carrozza. Le due donne si guardarono ancora per un momento, poi Anna distolse lo sguardo.

Anna non riusciva a smettere di pensare a Maria. Era come se l’avesse sempre conosciuta. C’era qualcosa in lei che la attraeva irresistibilmente.

Maria, dal canto suo, sentiva lo stesso. Anna era una donna affascinante e intelligente, e Maria non poteva fare a meno di sentirsi attratta da lei.

Le due donne iniziarono a parlare, e scoprirono di avere molto in comune. Avevano le stesse passioni, gli stessi interessi, e lo stesso senso dell’umorismo.

La conversazione proseguì per tutto il viaggio, e quando il treno arrivò a destinazione, Anna e Maria si salutarono con un po’ di tristezza.

“Ci vediamo presto” disse Anna.

“Spero di sì” rispose Maria.

Anna e Maria si scambiarono i numeri di telefono, e poi si separarono. Anna sapeva che non avrebbe mai dimenticato Maria, ma non poteva fare a meno di chiedersi se le avrebbero mai riviste.

Anna tornò a casa, ma non riusciva a concentrarsi sul suo lavoro. Pensava sempre a Maria, e a come sarebbe stato rivederla.

Maria, dal canto suo, era altrettanto irrequieta. Non riusciva a smettere di pensare ad Anna, e a come sarebbe stato poterla baciare.

I giorni passarono, e le due donne non si sentivano. Anna era sempre più scoraggiata, e iniziava a pensare che non avrebbe mai più rivisto Maria.

Una mattina, Anna ricevette una chiamata. Era Maria.

“Anna” disse Maria. “Devo vederti.”

Anna sorrise. “Anche io” disse.

Anna e Maria si incontrarono in un bar. Si abbracciarono, e Anna sentì il cuore battere forte.

“Non posso credere di vederti” disse Anna.

“Neanche io” rispose Maria.

Anna e Maria trascorsero la giornata insieme. Parlarono, ridendo, e si baciarono.

Quando la sera arrivò, Anna e Maria non volevano separarsi.

“Non voglio perderti” disse Anna.

“Neanche io” rispose Maria.

Anna e Maria si baciarono ancora una volta, poi Anna lanciò uno sguardo al cielo.

“Domani è un altro giorno” disse.

Anna e Maria si salutarono, e Anna tornò a casa. Era felice, ma allo stesso tempo era preoccupata. Non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo.

Il giorno dopo, Anna si svegliò con un sorriso. Sapeva che, qualunque cosa fosse successo, non avrebbe mai dimenticato Maria.

 

Foto di Mihai Surdu su Unsplash